TIROCINI EXTRACURRICULARI: UN VANTAGGIO PER IL FUTURO DELLE AZIENDE.

L’attivazione di tirocini extracurriculari rappresenta una risorsa preziosa per le aziende desiderose di accrescere il proprio patrimonio di competenze e migliorare l’efficienza operativa. Questa pratica va oltre il tradizionale approccio legato ai percorsi di studio e offre una serie di vantaggi che possono portare a risultati tangibili, quali ad esempio:

  • Scoperta di nuovi talenti: I tirocini extracurriculari consentono alle aziende di scoprire e valutare giovani talenti promettenti. Questi tirocinanti portano con loro prospettive, idee innovative, che possono stimolare la creatività e l’innovazione all’interno dell’organizzazione.
  • Riduzione dei costi di reclutamento: Un tirocinante ben istruito potrebbe diventare un candidato ideale per una posizione a tempo pieno in futuro. Il processo di inserimento può risultare quindi più efficiente e meno oneroso, in quanto le aziende hanno già una conoscenza approfondita delle capacità e dell’adattabilità del candidato.
  • Risorse per progetti speciali: L’apporto dei tirocinanti può essere prezioso per progetti speciali o temporanei che richiedono risorse aggiuntive. Le aziende possono assegnare tali progetti ai tirocinanti, liberando così il personale a tempo pieno per compiti essenziali.
  • Agilità e Adattabilità: I tirocinanti, spesso caratterizzati da una mentalità flessibile e aperta al cambiamento, possono contribuire a rendere l’organizzazione più agile e adattabile. La loro presenza può favorire la capacità dell’azienda di rispondere prontamente alle sfide del mercato e alle nuove opportunità.
  • Crescita dell’Immagine Aziendale: Investire nei tirocini extracurriculari dimostra che un’azienda è impegnata a sostenere l’istruzione e l’occupazione giovanile. Questo impegno può aumentare l’attrattiva dell’azienda per i consumatori, i partner commerciali e i potenziali investitori.

I tirocini extracurriculari rappresentano un ottimo investimento per le aziende e offrono una serie di vantaggi che vanno oltre il breve termine. Attraverso questi programmi, infatti, le aziende possono contribuire alla formazione di talenti promettenti, migliorare le loro operazioni, stimolare l’innovazione e costruire un futuro solido per l’organizzazione.
In conclusione, investire in tirocini extracurriculari è un passo intelligente per qualsiasi azienda che mira a crescere, tenendo ben presente l’impatto positivo che ha questa pratica sull’immagine del brand relativamente all’employer branding, ossia la reputazione che un’azienda si costruisce come datore di lavoro.

ESSERE COMPETITIVI SUL MERCATO GRAZIE ALLA FORMAZIONE (FINANZIATA) DEI DIPENDENTI.

Nel moderno mondo del lavoro, sempre in evoluzione, la formazione continua è diventata una leva determinante per il successo delle aziende.

I dipendenti, indipendentemente dal settore di appartenenza, devono costantemente acquisire nuove abilità per adattarsi alle nuove sfide e alle richieste del mercato: in questo scenario, la formazione finanziata con i Fondi Interprofessionali emerge come una soluzione strategica.

Questi Fondi sono sovvenzionati da una piccola percentuale dei contributi previdenziali versati mensilmente (e obbligatoriamente) dalle imprese e sono rivolti esclusivamente al finanziamento di programmi di formazione dei lavoratori subordinati, offrendo numerosi vantaggi sia alle imprese che ai dipendenti.

Per le aziende, rappresenta un modo per ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie, in quanto il fondo sostiene gran parte se non in alcuni casi l’intero costo della formazione, oltre al fatto che la formazione continua può contribuire a ridurre la necessità di reclutare personale esterno con competenze specifiche, poiché i dipendenti interni possono acquisirle appunto attraverso i programmi finanziati.

Dall’altro lato, i dipendenti che partecipano a programmi di formazione vedono crescere il proprio valore professionale. L’acquisizione di nuove competenze non solo può portare a nuove opportunità di carriera, ma può anche migliorare la fiducia e la soddisfazione sul lavoro. In un mondo in cui l’evoluzione delle competenze è fondamentale, i lavoratori che mantengono il passo con le ultime tendenze avranno infatti un vantaggio competitivo.

Le aziende che offrono opportunità di formazione finanziata dimostrano di investire nel capitale umano e di valorizzare i propri dipendenti. Questo crea un ambiente di lavoro più stimolante, in cui i collaboratori si sentono incoraggiati a crescere professionalmente. L’acquisizione di nuove competenze non solo migliora le performance individuali, ma può anche influenzare positivamente la produttività complessiva dell’azienda.

In definitiva grazie a questi fondi le aziende, con l’aiuto del giusto Professionista che la supporti nell’individuare i reali fabbisogni formativi richiesti dall’attuale mercato del lavoro, possono abbracciare il cambiamento e prosperare nell’era della trasformazione continua.

INCENTIVI E ASSUNZIONI AGEVOLATE

Quando si parla di Incentivi o di Assunzioni Agevolate, ci si riferisce a un insieme di misure previste dal nostro sistema giuridico, volte a promuovere l’inserimento, il reinserimento e la stabilizzazione di specifiche categorie di lavoratori a fronte di un contributo economico che consente, almeno in parte, di ridurne il costo.

In particolare, l’obiettivo principale delle assunzioni agevolate è quello di favorire l’accesso al mondo del lavoro per specifiche classi di lavoratori che incontrano maggiori difficoltà nell’inserimento.

Solitamente i destinatari di tali misure sono:

  • giovani under 30
  • under 36 precari
  • over 50 o donne disoccupati di lungo periodo
  • persone con disabilità
  • percettori di prestazioni di sostegno al reddito
  • persone residenti in specifiche zone territoriali

Si vuole così “spingere” la stabilizzazione, ad esempio, di giovani privi di esperienza, lavoratori che si sono sempre trovate in uno stato di precarietà nell’arco della vita lavorativa, persone fuori dal mercato del lavoro da diverso tempo, individui con ridotta capacità lavorativa, soggetti che a causa di momentanea difficoltà economica gravano sulla collettività, persone che vivono in regioni con alto tasso di disoccupazione.

Queste categorie hanno tutte un elemento in comune: entrare/rientrare nel mercato del lavoro si prospetta, per loro, più arduo rispetto a “colleghi” che non fanno parte delle categorie sopra descritte.  Qui entra in gioco lo Stato (o gli enti locali), prevedendo un “ristoro” economico a favore dell’azienda che dà a queste categorie l’opportunità di formarsi, riqualificarsi, adeguando le postazioni di lavoro o ancora procurando un risparmio alla collettività.

Queste agevolazioni solo molto varie e possono riguardare sia gli aspetti fiscali che quelli contributivi, oppure concretizzarsi in particolari tipologie contrattuali o in veri e propri contributi erogati direttamente sul conto corrente dell’azienda. Possono essere strutturali o temporanei, a rimborso o a compensazione, retroattivi o con decorrenza futura.

Per beneficiare di tali incentivi è fondamentale soddisfare determinati requisiti e rispettare le specifiche normative europee e nazionali (dal rispetto dei principi generali, che più o meno tutti gli incentivi abbracciano, sino alla regolarità contributiva – il c.d. DURC – dell’azienda richiedente).

Come può, quindi, un’azienda essere sempre informata e poter beneficiare di queste agevolazioni?

Subentra qui la figura del Consulente del lavoro, un professionista che riveste un ruolo fondamentale per le imprese che desiderano, appunto, ottimizzare le proprie risorse e beneficiare delle suddette agevolazioni.
Queste ultime rappresentano un’opportunità preziosa per le aziende che intendono accrescere le proprie squadre con un considerevole risparmio sui costi.

In conclusione, un (bravo) professionista ha quindi il compito di guidare le aziende attraverso il complesso labirinto delle disposizioni normative legate al mondo alle assunzioni agevolate, indicando loro il modo corretto di massimizzare i vantaggi offerti dagli incentivi disponibili.