RISORSE FONDAMENTALI NEL SOCIAL MEDIA MARKETING: TARGETING AVANZATO E TENDENZE PUBBLICITARIE.

Nell’universo competitivo del social media marketing, il targeting avanzato rappresenta una leva strategica fondamentale per connettersi con il pubblico giusto al momento giusto.  In questo articolo, esploreremo le innovazioni nelle strategie di targeting, focalizzandoci sulla personalizzazione delle campagne e le nuove frontiere della pubblicità a pagamento.

 La personalizzazione delle campagne è essenziale nel social media marketing e il targeting avanzato emerge come una chiave d’accesso per raggiungere questo obiettivo. Attraverso una comprensione approfondita delle nuove possibilità offerte dalle piattaforme, possiamo massimizzare l’impatto delle nostre strategie.

Le piattaforme social offrono strumenti sempre più sofisticati per affinare il targeting. Dalle opzioni demografiche alle nuove frontiere relative agli “interessi” e ai “comportamenti”, è essenziale esplorare tutte le possibilità. Ad esempio, su Facebook, l’uso mirato delle opzioni di targeting comportamentale consente di raggiungere utenti con interessi specifici, garantendo un impatto maggiore delle tue campagne.

Oltre al targeting, è sempre bene esaminare le ultime tendenze nella pubblicità a pagamento. L’evoluzione dei formati pubblicitari e l’approccio sempre più personalizzato hanno oramai ridefinito questo panorama. L’integrazione di strategie pubblicitarie innovative può amplificare ulteriormente l’efficacia delle tue campagne sui social media.

Da cosa partire per sfruttare al meglio questi strumenti?
Implementare con successo il targeting richiede una strategia ben ponderata. Innanzitutto, analizza attentamente il tuo pubblico di riferimento e identifica i comportamenti chiave. Sperimenta con combinazioni di parametri di targeting per individuare la strategia ottimale. Infine, monitora costantemente le prestazioni e apporta aggiustamenti in tempo reale per massimizzare i risultati.

Il targeting avanzato, dunque, rappresenta una risorsa importantissima nel mondo del social media marketing e l’integrazione di nuove tendenze pubblicitarie offre opportunità sempre diverse. È fondamentale mantenere un approccio flessibile, sperimentare continuamente e adattarsi alle mutevoli dinamiche del pubblico, tutte chiavi per il successo a lungo termine della tua strategia di marketing.

IL Q4 – LA STAGIONE D’ORO DELLE VENDITE ONLINE E COME SFRUTTARLA AL MASSIMO CON I SOCIAL MEDIA

Nel mondo del commercio elettronico, il quarto trimestre dell’anno è considerato come una fase cruciale per le vendite su internet. Questo periodo, che abbraccia i mesi di ottobre, novembre e dicembre, è noto per le festività natalizie e le grandi occasioni di shopping come il Black Friday e il Cyber Monday.

Ma cosa rende il Q4 così speciale e intensamente “frenetico” per le vendite online?
In questo articolo, esploreremo le ragioni di questa intensità e, più importante ancora, vedremo alcuni consigli strategici su come sfruttare al meglio questo periodo grazie all’uso dei social media.

Il quarto trimestre, come anticipato, è una fase dell’anno particolarmente ricca di opportunità per molte ragioni chiave:

  1. Le Festività Natalizie:
    Le festività natalizie portano un aumento significativo delle vendite online. Molti cercano freneticamente regali per amici o familiari e lo shopping online offre una comodità ineguagliabile e una varietà infinita di opzioni.
  2. Black Friday e Cyber Monday:
    Questi due eventi rappresentano l’apice delle vendite online durante il Q4. I consumatori aspettano con ansia sconti e offerte speciali, spingendo le aziende a competere con promozioni sempre più allettanti.
  3. Bonus di Fine Anno:
    Può sembrare cinica come considerazione ma è innegabile che, nel mondo del marketing digitale, tutte queste informazioni diventano rilevanti ai fini di una strategia. Di conseguenza, non possiamo non considerare che in molti paesi, le persone ricevono bonus natalizi o tredicesime mensilità alla fine dell’anno e spesso, questi extra, possono essere investiti in regali e acquisti personali, alimentando ulteriormente la frenesia degli acquisti.

 

Consigli strategici per aumentare le vendite grazie ai social media durante il Q4.

Ma come possiamo sfruttare appieno questa stagione di opportunità?
Ecco alcuni consigli strategici per farlo:

  1. Pianificazione Anticipata:
    Non aspettare fino all’ultimo momento per prepararti. Inizia a pianificare la tua strategia di social media per il Q4 già da ora, a settembre. Questo ti darà il tempo di creare contenuti coinvolgenti e di coordinare le tue campagne in modo efficace.
  2. Calendario dei Contenuti Festivi:
    Crea un calendario dettagliato dei contenuti festivi per i social media. Copri tutte le principali festività come Halloween, il Natale e il Capodanno. Adatta i tuoi contenuti a ciascuna occasione per massimizzare il coinvolgimento.
  3. Promozioni Esclusive:
    Fai sentire speciali i tuoi follower sui social media. Offri loro promozioni esclusive che non troveranno altrove. Questo può incentivare la fedeltà dei clienti e stimolare la partecipazione alla tua offerta.
  4. Collaborazioni con Influencer:
    I social media sono il luogo ideale per collaborare con influencer del settore. Questi partner possono aiutarti a raggiungere un pubblico più ampio e aumentare la visibilità del tuo marchio.
  5. Contenuti Coinvolgenti:
    Crea contenuti coinvolgenti che suscitino emozioni e stimolino la condivisione. Video, immagini festose e storie di successo dei clienti possono catturare l’attenzione del pubblico e spingere alla condivisione spontanea.
  6. Sfrutta la Pubblicità a Pagamento:
    Le piattaforme social offrono potenti strumenti di pubblicità a pagamento. Utilizzali per raggiungere un pubblico altamente mirato. Segmenta le tue campagne in modo da mostrare gli annunci alle persone più interessate ai tuoi prodotti o servizi.
  7. Monitoraggio e Adattamento Costante:
    Nel caos del Q4, è fondamentale monitorare costantemente le performance delle tue campagne sui social media e adattare la strategia in base ai risultati. Sperimenta con diverse offerte e approcci per trovare ciò che funziona meglio per il tuo pubblico.
  8. Servizio Clienti Reattivo:
    Un eccellente servizio clienti è cruciale durante il periodo delle festività. Assicurati di essere reattivo alle domande e alle richieste dei clienti sui social. Rispondere tempestivamente può fare la differenza tra una vendita e un cliente insoddisfatto.

 

In conclusione, il successo del tuo business nel Q4 dipende moltissimo dalla tua capacità di prepararti in anticipo e di eseguire una strategia social efficace. Con una pianificazione studiata e la giusta creatività, puoi massimizzare le tue vendite e garantire che il quarto trimestre dell’anno sia un periodo di successo per il tuo business online.

AFFACCIARSI AL MONDO DEI SOCIAL NETWORK: UNA GUIDA PER LE AZIENDE.

Negli ultimi anni i social network hanno rivoluzionato il modo in cui le persone comunicano, interagiscono e condividono informazioni. Tuttavia, non sono solo gli individui a trarre beneficio da questa trasformazione digitale. Le aziende hanno scoperto che i social network rappresentano un terreno fertile per raggiungere nuovi clienti, costruire brand awareness e creare un rapporto più diretto con il pubblico.
Ma quali sono le diverse strategie che le aziende possono adottare per affacciarsi al mondo dei social network con successo e renderli, realmente, delle risorse per il proprio business?

  1. Identificare gli obiettivi: Il primo passo per qualsiasi azienda che voglia entrare nel mondo dei social network è identificare gli obiettivi che desidera raggiungere. Questi possono includere come aumentare la visibilità del marchio, generare lead qualificati, migliorare il servizio clienti o creare una comunità online attiva. Identificare chiaramente gli obiettivi aiuterà a creare una strategia efficace e a misurare i risultati (punto che affronteremo più sotto).
  2. Conoscere il proprio pubblico di riferimento (buyer personas): È fondamentale conoscere a fondo il proprio pubblico di riferimento. Analizzare demografiche, interessi, comportamenti online e abitudini di consumo aiuterà a creare contenuti mirati e adatti al pubblico specifico di ciascuna piattaforma. (Un’azienda di moda potrebbe trovare maggior successo su Instagram, mentre un’azienda B2B potrebbe concentrarsi su LinkedIn).
  3. Scegliere le piattaforme giuste: Non tutti i social network sono adatti per ogni tipo di azienda. È importante scegliere le piattaforme giuste in base al pubblico di riferimento e agli obiettivi dell’azienda. Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn, YouTube e TikTok sono solo alcune delle opzioni disponibili. Ogni piattaforma ha le sue peculiarità e richiede un approccio unico.
  4. Creare contenuti di valore: I social network sono piene di contenuti, quindi è fondamentale distinguersi dalla massa. Le aziende dovrebbero concentrarsi sulla creazione di contenuti di valore che siano interessanti, utili e coinvolgenti per il proprio pubblico. Ciò può includere post educativi, tutorial, video accattivanti, sondaggi interattivi e molto altro. Il contenuto dovrebbe essere in linea con la personalità del marchio e creare un’esperienza autentica per gli utenti.
  5. Coinvolgere e interagire con il pubblico: Una delle chiavi per il successo sui social network è l’interazione con il pubblico. Le aziende devono rispondere ai commenti, alle domande e ai messaggi dei propri follower in modo tempestivo ed empatico. Questo crea un senso di vicinanza e fiducia con il pubblico, aiutando a costruire una relazione a lungo termine.
  6. Monitorare e misurare i risultati: Per valutare l’efficacia delle attività sui social network è essenziale monitorare e misurare i risultati. Utilizzare gli strumenti di analisi delle piattaforme social per ottenere informazioni sul coinvolgimento degli utenti, il numero di follower, il traffico generato e altre metriche pertinenti. Questi dati aiuteranno a migliorare la strategia e a ottimizzare le performance nel tempo.

Affacciarsi al mondo dei social network può essere un passo significativo per le aziende che desiderano aumentare la propria visibilità e interagire con il pubblico in modo più diretto. Tuttavia, è fondamentale adottare una strategia ben definita, conoscere il proprio pubblico di riferimento e creare contenuti di valore per ottenere i migliori risultati. Con una presenza attiva sui social network e una strategia mirata, le aziende possono sfruttare appieno le opportunità offerte da questa potente forma di comunicazione digitale.

Storytelling e storyselling

Nel mondo del web, le storie di business e di prodotto da mostrare ai nostri potenziali clienti non sono lineari in quanto ci sono spesso novità, opportunità e trend nuovi e ad emergere sono coloro che offrono i contenuti più belli, più emozionanti e coinvolgenti.

Quando parliamo di storytelling ci riferiamo ad un modo di comunicare tramite racconti che ci connettono agli altri. Fare storytelling vuol dire creare rappresentazioni testuali, visive e sonore del nostro brand per instaurare una relazione con i clienti.

In questo momento possiamo sottolineare come sia la narrazione a vincere sulla funzionalità, l’emozione a vincere sull’utilità, perché ognuno di noi quando viene colpito da un “racconto” vede in un prodotto un aspetto di sé stesso o un’esperienza simile che ci porta ad identificarci. Se ci imbattiamo in un contenuto che ci colpisce e ci emoziona, tendiamo a riconoscerci in questo e ad immedesimarci. Infatti, il motivo per cui decidiamo di acquistare un prodotto o un servizio è proprio la sensazione di appartenenza. A colpirci non sono i brand che “gridano più forte” degli altri ma quelli che sono in grado di instaurare una relazione con noi.

Questo processo di immedesimazione coinvolge quindi i valori in cui crediamo e per attuarlo è necessaria la narrazione, ossia quel processo che mette insieme i fatti con le rappresentazioni. Narrare è diventato ormai un asset strategico nel business e molte aziende lo hanno capito. A tal proposito non basta solo raccontare storie, bisogna raccontare storie da “effetto wow”, perché serve distinguersi in un mercato dove c’è tanta concorrenza.

Va tenuto ben in mente, innanzitutto, che oggi il marketing ruota intorno ai desideri, non ai bisogni. Alla base della decisione d’acquisto c’è sì un problema e una necessità ma è ai desideri che bisogna dare risposta. Tutti, prima di un prodotto, cercano emozioni. Ecco che quindi lo storytelling serve per coinvolgere un pubblico suscitando in lui delle emozioni che lo colpiscano al punto tale dal portarlo ad effettuare un acquisto.

Come fare tutto ciò? Si potrebbe partire da questo schema narrativo canonico:

  • il protagonista: espone il proprio punto di vista;
  • l’impresa: la missione che deve compiere il protagonista;
  • il conflitto: può essere esteriore o interiore;
  • il trauma: più è inspiegabile, più è accattivante;
  • l’avversario: ci vuole un ostacolo, che non è necessariamente un nemico;
  • il tesoro: risorse materiali o immateriali che permettono di compiere l’impresa;
  • oggetti di potere: servono per rendere possibile l’impresa (eventi e situazioni);
  • gli aiutanti: un supporto al compimento dell’impresa (persone, cose, animali);
  • nozze finali: l’esito della storia.

Un racconto ben strutturato e che colpisce il nostro pubblico ci permette di passare da Storytelling a Storyselling.

Fare Storyselling vuol dire vendere attraverso i racconti, partendo dall’intercettare gli utenti che si muovono nel frenetico ecosistema del web proponendo loro il prodotto o servizio in modo distintivo. Tuttavia, anche dopo una eventuale vendita, la narrazione deve proseguire per tenere vivo il racconto e per far sì che il cliente resti con te e non limiti la sua esperienza d’acquisto ad una sola volta.

Non si tratta solo di impostare un bel video, una bella campagna, un post accattivante. Bisogna rivedere tutta la comunicazione in base ad una storia di business. Per questo motivo si parla di storyselling, che unisce “story” con la vendita, “selling”. Perché le storie, come già detto, vendono. Non importa il tipo di prodotto o servizio che si offre, conta offrire contenuti che diano emozioni, perché queste ripagano.

Bisogna conciliare la coerenza del proprio brand con le esigenze dei nuovi consumatori.

Non si deve tradire la propria filosofia, bisogna imparare a raccontarla!

Quanto è importante la reputazione online della tua azienda?

Per spiegare l’importanza della Web Reputation di un’azienda, parto dalle parole di Chris Anderson, giornalista e saggista statunitense, ideatore della celebre espressione “Coda Lunga” : “Ormai viviamo in un’epoca in cui ogni consumatore ha un megafono. Molti lo stanno usando. E le aziende farebbero meglio ad ascoltare”.

Quanto appena riportato ha ben poco da essere chiarito, è un’affermazione che racchiude completamente il significato e l’importanza della Web Reputation. Ma entrando un po’ di più nello specifico, bisogna tenere ben presente che oggi sono le parole dei clienti a decretare il successo o il fallimento di un prodotto, un servizio, un brand.

Non a caso, viene data sempre più importanza a ciò che le persone “dicono di noi” nei diversi spazi messi a disposizione dal Web. Non parliamo più, dunque, solo di commenti ai blog aziendali o feedback privati ma ci riferiamo anche, e soprattutto, alle recensioni, ai commenti ai post che le persone pubblicano sui vari canali social.

Il sito web e il blog aziendale sono strumenti di grande importanza per interagire con il nostro pubblico e, attraverso queste pagine, possiamo comunicare informazioni utili e interessanti “incoraggiando” il pubblico ad acquistare un prodotto o un servizio, ad iscriversi alla nostra newsletter o a un’area utenti, a commentare o a condividere. Dal punto di vista reputazionale ha molta importanza la quantità e soprattutto la qualità dei commenti ai post del blog. Ma il sito e il blog aziendale, per quanto possano essere importanti, possono avere minore visibilità e traffico in confronto ad altre “piazze” del web in cui fare conversazione, come ad esempio i Social Network.

Questi ultimi sono i “luoghi ideali” in cui monitorare e migliorare la rispettiva Web
Reputation, in quanto da un lato possiamo ascoltare tutte le conversazioni pubbliche in cui viene citato il nostro brand, dall’altro abbiamo un account ufficiale della nostraazienda che possiamo usare per comunicare quotidianamente con il pubblico e raccogliere feedback di ogni tipo.
Da qui nascono spontanee un paio di domande: siamo davvero sicuri di fare questo tipo di attività correttamente? Ma soprattutto, chi svolge questo lavoro per la nostra impresa?
Sono consapevole che spesso il pensiero comune sia: “per evitare alcune spese è meglio gestire i social autonomamente. Tanto non ci vuole nulla a pubblicare qualche foto con due righe di testo sopra”.
Ecco, questo tipo di ragionamento è il primo passo che porta a compiere i più svariati e gravi errori su questi potentissimi mezzi di comunicazione, rischiando di compromettere (a volte inevitabilmente) la propria reputazione online.

L’attività di Social Media Marketing non è solo pubblicare qualche contenuto ogni tot di giorni. Questo lo può fare grosso modo chiunque, senza dubbio!

Un’ azienda, però, non ha bisogno di questo, bensì necessita di qualcuno che renda i social vere opportunità per incrementare il proprio business. E per fare questo serve un’analisi preliminare, la creazione di un piano editoriale (questo sconosciuto), l’ottimizzazione dei contenuti (in base ai social scelti su cui presenziare), la creazione e il monitoraggio delle campagne pubblicitarie (da prevedere in ogni tipologia di business se si vogliono ottenere risultati reali), la gestione dei commenti negativi in base al tone of voice dell’azienda, etc..

L’elenco è ancora lungo e prevede diverse attività da svolgere in questo settore ma ciò che vorrei fosse chiaro è che non si tratta di un lavoro che si può svolgere dal nulla, improvvisandosi Social Media Manager. Servono delle competenze di base e un costante aggiornamento data la fluidità del settore in continua evoluzione, ricordando che la Web Reputation della nostra azienda è tutt’altro che un gioco.

Che ne dici, pensi che ne valga la pena investire in un Social Media Manager professionista?

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