IL Q4 – LA STAGIONE D’ORO DELLE VENDITE ONLINE E COME SFRUTTARLA AL MASSIMO CON I SOCIAL MEDIA

Nel mondo del commercio elettronico, il quarto trimestre dell’anno è considerato come una fase cruciale per le vendite su internet. Questo periodo, che abbraccia i mesi di ottobre, novembre e dicembre, è noto per le festività natalizie e le grandi occasioni di shopping come il Black Friday e il Cyber Monday.

Ma cosa rende il Q4 così speciale e intensamente “frenetico” per le vendite online?
In questo articolo, esploreremo le ragioni di questa intensità e, più importante ancora, vedremo alcuni consigli strategici su come sfruttare al meglio questo periodo grazie all’uso dei social media.

Il quarto trimestre, come anticipato, è una fase dell’anno particolarmente ricca di opportunità per molte ragioni chiave:

  1. Le Festività Natalizie:
    Le festività natalizie portano un aumento significativo delle vendite online. Molti cercano freneticamente regali per amici o familiari e lo shopping online offre una comodità ineguagliabile e una varietà infinita di opzioni.
  2. Black Friday e Cyber Monday:
    Questi due eventi rappresentano l’apice delle vendite online durante il Q4. I consumatori aspettano con ansia sconti e offerte speciali, spingendo le aziende a competere con promozioni sempre più allettanti.
  3. Bonus di Fine Anno:
    Può sembrare cinica come considerazione ma è innegabile che, nel mondo del marketing digitale, tutte queste informazioni diventano rilevanti ai fini di una strategia. Di conseguenza, non possiamo non considerare che in molti paesi, le persone ricevono bonus natalizi o tredicesime mensilità alla fine dell’anno e spesso, questi extra, possono essere investiti in regali e acquisti personali, alimentando ulteriormente la frenesia degli acquisti.

 

Consigli strategici per aumentare le vendite grazie ai social media durante il Q4.

Ma come possiamo sfruttare appieno questa stagione di opportunità?
Ecco alcuni consigli strategici per farlo:

  1. Pianificazione Anticipata:
    Non aspettare fino all’ultimo momento per prepararti. Inizia a pianificare la tua strategia di social media per il Q4 già da ora, a settembre. Questo ti darà il tempo di creare contenuti coinvolgenti e di coordinare le tue campagne in modo efficace.
  2. Calendario dei Contenuti Festivi:
    Crea un calendario dettagliato dei contenuti festivi per i social media. Copri tutte le principali festività come Halloween, il Natale e il Capodanno. Adatta i tuoi contenuti a ciascuna occasione per massimizzare il coinvolgimento.
  3. Promozioni Esclusive:
    Fai sentire speciali i tuoi follower sui social media. Offri loro promozioni esclusive che non troveranno altrove. Questo può incentivare la fedeltà dei clienti e stimolare la partecipazione alla tua offerta.
  4. Collaborazioni con Influencer:
    I social media sono il luogo ideale per collaborare con influencer del settore. Questi partner possono aiutarti a raggiungere un pubblico più ampio e aumentare la visibilità del tuo marchio.
  5. Contenuti Coinvolgenti:
    Crea contenuti coinvolgenti che suscitino emozioni e stimolino la condivisione. Video, immagini festose e storie di successo dei clienti possono catturare l’attenzione del pubblico e spingere alla condivisione spontanea.
  6. Sfrutta la Pubblicità a Pagamento:
    Le piattaforme social offrono potenti strumenti di pubblicità a pagamento. Utilizzali per raggiungere un pubblico altamente mirato. Segmenta le tue campagne in modo da mostrare gli annunci alle persone più interessate ai tuoi prodotti o servizi.
  7. Monitoraggio e Adattamento Costante:
    Nel caos del Q4, è fondamentale monitorare costantemente le performance delle tue campagne sui social media e adattare la strategia in base ai risultati. Sperimenta con diverse offerte e approcci per trovare ciò che funziona meglio per il tuo pubblico.
  8. Servizio Clienti Reattivo:
    Un eccellente servizio clienti è cruciale durante il periodo delle festività. Assicurati di essere reattivo alle domande e alle richieste dei clienti sui social. Rispondere tempestivamente può fare la differenza tra una vendita e un cliente insoddisfatto.

 

In conclusione, il successo del tuo business nel Q4 dipende moltissimo dalla tua capacità di prepararti in anticipo e di eseguire una strategia social efficace. Con una pianificazione studiata e la giusta creatività, puoi massimizzare le tue vendite e garantire che il quarto trimestre dell’anno sia un periodo di successo per il tuo business online.

OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE PER LE PMI: STRATEGIE E VANTAGGI

La gestione delle risorse umane rappresenta una sfida cruciale per tutte le organizzazioni, comprese le piccole e medie imprese (PMI). È un processo complesso che richiede una solida comprensione delle esigenze e dei comportamenti individuali, nonché della legislazione in materia. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui costruire un nuovo progetto sulle risorse umane per le PMI è essenziale e come farlo in modo efficace, evidenziando come le organizzazioni debbano essere in grado di gestire le aspettative del personale, istituire programmi di sviluppo delle competenze e assicurarsi che le persone abbiano le risorse necessarie per svolgere al meglio i loro compiti.

 

Perché Investire in un Nuovo Progetto sulle Risorse Umane per le PMI

Negli ultimi anni, il ruolo del responsabile delle risorse umane (HR) è diventato sempre più strategico per molte aziende che hanno avuto l’opportunità di sviluppare questa funzione internamente. Tuttavia, molte PMI non hanno ancora la possibilità di includere un professionista HR nel loro organico. Questa carenza ha creato la necessità di rivolgersi a servizi esterni per supporto nella ricerca e selezione del personale, nella gestione dei contratti, nella formazione, e nella progettazione dei piani di retribuzione, tra le altre cose.

Il problema principale con questa soluzione è che coinvolge spesso molteplici fornitori, generando confusione e errori di valutazione. Questo porta a uno spreco di tempo ed energie preziose. Invece di gestire diverse entità, le PMI possono ottenere una soluzione più efficiente affidandosi a un’azienda qualificata con un team di professionisti specializzati nelle risorse umane.

 

Come Costruire un Nuovo Progetto sulle Risorse Umane per le PMI

Per le PMI che vogliono ottimizzare la gestione delle risorse umane, l’outsourcing a un partner specializzato è una scelta intelligente. Questo approccio consente alle aziende di ricevere consulenza e supporto per la ricerca e selezione del personale, l’analisi delle risorse aziendali, l’implementazione di incentivi, avanzamenti di carriera, piani di welfare e soluzioni di lavoro agile. Inoltre, offre accesso a programmi di formazione personalizzata, spesso finanziati, per migliorare ulteriormente le competenze del personale.

Poter utilizzare consulenza e affiancamento per la ricerca e selezione del personale, supporto nella rilevazione delle criticità e potenzialità delle risorse presenti in azienda, avere a disposizione strumenti normativi da poter utilizzare nel processo di fidelizzazione delle HR (incentivi, avanzamenti di ruolo, piani welfare, smart working) e accedere a formazione personalizzata anche in ambito finanziato, rende sicuramente più produttive e competitive tutte le PMI.

 

Il Beneficio Anche per le Medie e Grandi Imprese

Anche le medie e grandi imprese possono trarre vantaggio dall’esternalizzazione delle risorse umane. Collaborando con il partner giusto, dotato di competenze avanzate nella gestione delle risorse umane, possono migliorare l’efficienza della loro funzione HR. Questo permette una risposta più rapida ed efficace alle esigenze della dirigenza aziendale, contribuendo a raggiungere gli obiettivi aziendali in tempi più brevi.

In conclusione, la costruzione di un nuovo progetto sulle risorse umane è fondamentale per le PMI che desiderano migliorare la gestione del loro capitale umano. L’esternalizzazione dei servizi HR offre numerosi vantaggi, tra i quali il risparmio di tempo e risorse finanziarie, la riduzione del rischio, altamente probabile, di formare una risorsa interna che potrebbe decidere di lasciare l’azienda da un giorno all’altro, oltre che evitare di incorrere in un “turn over” generalizzato di altre figure, con un notevole aggravio di costi. Non bisogna inoltre dimenticare che anche le medie e grandi imprese possono beneficiare di questa strategia per rafforzare la loro funzione HR e accelerare il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Continua ad esplorare il nostro blog se desideri approfondire ulteriormente questo mondo e scoprire come ottimizzare la gestione delle risorse umane per migliorare l’efficienza aziendale.

ESSERE COMPETITIVI SUL MERCATO GRAZIE ALLA FORMAZIONE (FINANZIATA) DEI DIPENDENTI.

Nel moderno mondo del lavoro, sempre in evoluzione, la formazione continua è diventata una leva determinante per il successo delle aziende.

I dipendenti, indipendentemente dal settore di appartenenza, devono costantemente acquisire nuove abilità per adattarsi alle nuove sfide e alle richieste del mercato: in questo scenario, la formazione finanziata con i Fondi Interprofessionali emerge come una soluzione strategica.

Questi Fondi sono sovvenzionati da una piccola percentuale dei contributi previdenziali versati mensilmente (e obbligatoriamente) dalle imprese e sono rivolti esclusivamente al finanziamento di programmi di formazione dei lavoratori subordinati, offrendo numerosi vantaggi sia alle imprese che ai dipendenti.

Per le aziende, rappresenta un modo per ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie, in quanto il fondo sostiene gran parte se non in alcuni casi l’intero costo della formazione, oltre al fatto che la formazione continua può contribuire a ridurre la necessità di reclutare personale esterno con competenze specifiche, poiché i dipendenti interni possono acquisirle appunto attraverso i programmi finanziati.

Dall’altro lato, i dipendenti che partecipano a programmi di formazione vedono crescere il proprio valore professionale. L’acquisizione di nuove competenze non solo può portare a nuove opportunità di carriera, ma può anche migliorare la fiducia e la soddisfazione sul lavoro. In un mondo in cui l’evoluzione delle competenze è fondamentale, i lavoratori che mantengono il passo con le ultime tendenze avranno infatti un vantaggio competitivo.

Le aziende che offrono opportunità di formazione finanziata dimostrano di investire nel capitale umano e di valorizzare i propri dipendenti. Questo crea un ambiente di lavoro più stimolante, in cui i collaboratori si sentono incoraggiati a crescere professionalmente. L’acquisizione di nuove competenze non solo migliora le performance individuali, ma può anche influenzare positivamente la produttività complessiva dell’azienda.

In definitiva grazie a questi fondi le aziende, con l’aiuto del giusto Professionista che la supporti nell’individuare i reali fabbisogni formativi richiesti dall’attuale mercato del lavoro, possono abbracciare il cambiamento e prosperare nell’era della trasformazione continua.

3 CONSIGLI PER UN GRAPHIC DESIGN SOSTENIBILE: VERSO UN FUTURO ECOLOGICO

Il mondo del graphic design sta affrontando una trasformazione significativa, abbracciando sempre più l’idea di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Molti designer e clienti stanno riconoscendo l’importanza di ridurre l’impatto ambientale delle loro creazioni, sia nel processo di produzione che nell’uso finale. In questo articolo, vedremo tre consigli fondamentali per realizzare un graphic design più sostenibile e contribuire a un futuro ecologico.

  1. Scegliere la stampa Eco-Friendly

    Una delle prime scelte cruciali per un graphic design sostenibile è quella della stampa. Sebbene il digitale abbia ridotto l’uso della carta, ci sono ancora situazioni in cui la stampa è necessaria. In queste circostanze, si può optare per una stampa eco-friendly, come la risografia, una tecnica che utilizza inchiostri a base di soia e fogli di fibra di banana come matrice, riducendo l’impatto ambientale rispetto alle tradizionali stampanti laser e inkjet. Da considerare anche la stampa digitale con inchiostri a base d’acqua o eco-solvente e la stampa offset senza acqua.
    Tutte queste tecnologie utilizzano meno sostanze inquinanti e richiedono minori quantità di energia rispetto alle tecniche tradizionali, come la scelta di carta riciclata o proveniente da fonti sostenibili. Unendo l’uso della carta riciclata, che riduce il taglio di alberi e l’energia necessaria per la produzione, ed evitando l’uso di inchiostri a base di petrolio preferendo inchiostri vegetali o a base d’acqua, si contribuisce a una maggiore eco-sostenibilità.

  1. Utilizzare Packaging Intelligente

    Il packaging gioca un ruolo fondamentale nella presentazione di un prodotto. Una scelta intelligente per un design sostenibile è progettare con un approccio ecologico anche il packaging, riducendo la quantità di materiale utilizzato, adottando materiali riciclati o biodegradabili e considerando la possibilità di fornire ulteriori funzionalità al packaging.
    Queste sono solo alcune delle strategie che possono fare la differenza:

    – Materiali Biodegradabili e Compostabili: Optare per materiali come amido di mais o canna da zucchero che si degradano naturalmente nel tempo.
    – Design Modulare e Riutilizzabile: Creare imballaggi modulari che possono essere smontati e riutilizzati per scopi diversi.
    – Minimizzare l’Utilizzo di Plastica: Scegliere alternative sostenibili alla plastica monouso e ridurne l’uso eccessivo.
    – Design Leggero: Progettare packaging leggero per ridurre i costi di trasporto e le emissioni di CO2.
    – Packaging a Impatto Zero: Mirare a un packaging che non produca rifiuti o impatti negativi sull’ambiente.
    – Etichettatura Ecologica: Utilizzare etichette che informino gli utenti sulla sostenibilità del packaging.
    – Ricerca e Innovazione: Investire nella ricerca di nuovi materiali e tecnologie per migliorare la sostenibilità del packaging.
    – Collaborazione con Fornitori: Lavorare con fornitori ecologici per garantire l’uso di materiali sostenibili.
    – Consapevolezza del Consumatore: Educare i consumatori sull’importanza di scegliere packaging sostenibili.
    – Design Estetico ed Eco-Friendly: Unire l’estetica al design sostenibile per un packaging attraente e rispettoso dell’ambiente. Esplorare soluzioni creative, come il packaging commestibile o trasformabile in qualcos’altro, può aggiungere valore al prodotto e dimostrare un impegno per l’ambiente.

  1. Adottare Eco-Feedback nel Design

    Il concetto di eco-feedback nel design comporta la creazione di prodotti che informano gli utenti sull’impatto ambientale delle loro azioni e li incoraggiano a comportarsi in modo più sostenibile. Questo approccio richiede uno studio approfondito del comportamento del consumatore e un design centrato sull’utente. Un esempio di eco-feedback potrebbe essere l’inclusione di pittogrammi che spiegano come smaltire correttamente il prodotto una volta esaurito o etichette informative sul tempo di decomposizione dei materiali utilizzati. Queste informazioni possono aiutare gli utenti a prendere decisioni più eco-sostenibili nel loro utilizzo del prodotto e a sviluppare comportamenti più responsabili nei confronti dell’ambiente.

Il graphic design sostenibile è un viaggio in cui piccoli passi possono fare una grande differenza. Ogni scelta consapevole nel processo di progettazione e produzione può contribuire a un futuro ecologico. Optare per la stampa eco-friendly, progettare packaging intelligenti e adottare l’eco-feedback, sono solo alcuni dei modi in cui i designer possono essere agenti di cambiamento per un mondo più sostenibile. Unendo le forze, i professionisti del graphic design e i clienti possono lavorare insieme per promuovere una visione di sostenibilità che sia rispettosa dell’ambiente e delle generazioni future. La strada verso un graphic design più sostenibile è aperta, ed è ora di iniziare il percorso verso un futuro ecologico.

LA CANDIDATE EXPERIENCE: IL SEGRETO PER ATTIRARE I MIGLIORI TALENTI SUL MERCATO DEL LAVORO.

Monitorare e comprendere l’evoluzione del mercato del lavoro è essenziale per ottimizzare le attività di ricerca e selezione del personale. Oggi, la carenza di candidature qualificate rappresenta una sfida sempre più rilevante per le aziende. Secondo il rapporto annuale Hays Salary Guide 2023, il 55% dei CEO intervistati ha identificato la mancanza di professionisti qualificati come la principale problematica nei processi di assunzione. Ma quali strategie possono aiutare le aziende ad attrarre i migliori talenti?

La Candidate Experience: Una Chiave Vincente

La candidate experience, ovvero l’esperienza del candidato durante l’intero processo di reclutamento e selezione, si è rivelata fondamentale per attrarre i professionisti qualificati. Questo aspetto coinvolge le emozioni e le percezioni dei candidati, dalla ricerca delle opportunità di lavoro fino alla comunicazione finale sull’esito del processo di selezione. Creare un’esperienza positiva e coinvolgente per i candidati è l’obiettivo principale, indipendentemente dal fatto che vengano o meno assunti.

Best Practice per una Candidate Experience di Successo:

  1. Trasparenza sulle Aspettative del Ruolo: Una chiara descrizione delle competenze richieste e delle responsabilità del ruolo aiuta i candidati a valutare fin dall’inizio se sono adatti per la posizione.
  2. Comunicare i Valori dell’Azienda: Dimostrare un genuino interesse per i candidati fin dal primo contatto e rispettare le tempistiche stabilite per ogni fase del processo di selezione contribuisce a creare un’immagine positiva dell’azienda.
  3. Interviste Strutturate: Una preparazione accurata per le interviste, con domande mirate a far emergere le competenze dei candidati, è fondamentale per valutare al meglio i profili.
  4. Feedback Continuo: Fornire feedback dettagliato e costruttivo durante e dopo il processo di selezione aiuta i candidati a comprendere meglio le loro prestazioni e a migliorare per future opportunità.

A cosa può servire, dunque, una candidate experience di qualità?

  1. Mantenimento di un Pool di Candidati di Qualità: Costruire e mantenere un canale di comunicazione con professionisti qualificati, anche se non selezionati, consente di ricevere feedback positivo sull’azienda e di ridurre il tempo e gli sforzi necessari per reclutare nuovi profili.
  2. Promozione del Passaparola Positivo: Un’esperienza di reclutamento positiva genera un passaparola favorevole, aumentando la visibilità e la reputazione positiva dell’azienda.
  3. Miglioramento del Brand Employer: Un processo di reclutamento positivo contribuisce a creare un’immagine positiva dell’azienda, attirando candidati qualificati interessati a lavorare per un’organizzazione con una buona reputazione.

 

In definitiva, la candidate experience gioca un ruolo fondamentale nell’attrazione e mantenimento dei migliori talenti sul mercato del lavoro. Offrire un processo di reclutamento trasparente, con una comunicazione chiara ed efficace e un’attenzione autentica per i candidati, è essenziale per le aziende che desiderano primeggiare nella ricerca di talenti qualificati.

L’INTELLIGENZA ARTICIFICALE NEL MARKETING: LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA CHE STA TRASFORMANDO IL SETTORE

Viviamo in un’era in cui l’innovazione tecnologica avanza a ritmi vertiginosi e l’Intelligenza Artificiale (che da ora in avanti per comodità chiameremo IA) ha inaugurato una rivoluzione senza precedenti nell’epoca moderna.

Dalla stampa a caratteri mobili alla rivoluzione industriale, dall’avvento di Internet agli smartphone, ogni età ha visto cambiamenti straordinari che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare e pensare.

L’IA sta aprendo nuovi scenari nel dibattito economico globale, permettendo alle imprese di sfruttare le potenzialità illimitate della tecnologia per offrire esperienze uniche ai consumatori.

Oggi, però, ci vogliamo concentrare sui cambiamenti che sta portando questo strumento nel mondo del Marketing.

Negli ultimi anni lo sviluppo dell’IA ha contribuito ad aumentare la complessità del mondo della comunicazione, con l’obiettivo di offrire servizi personalizzati e originali.

L’IA diventerà sempre più capace di analizzare le azioni degli utenti, prevedere i loro comportamenti e comprendere le loro preferenze, abitudini e bisogni.

Ma quali benefici porta nel mondo del marketing e come può essere applicata nel settore?
Beh, se negli ultimi anni è diventata sempre più popolare tra marketers e web agency un motivo ci sarà.

Questa rivoluzione tecnologica consente di automatizzare e ottimizzare le attività di marketing rendendo estremamente più efficienti le aziende.

Basta pensare all’uso di “Chat GPT” per la stesura di testi brevi, lunghi o dettagliati; oppure a “Dall-E” per la creazione di immagini originali, o ancora ad uno degli esempi più calzanti: l’introduzione dell’Intelligenza artificiale in applicazioni come Adobe. La software house per eccellenza delle app di realizzazione ed editing video e foto, da qualche mese, ha dato la possibilità di modificare i progetti tramite un’IA interna.

E il bello di tutto questo è che siamo ancora all’inizio! Siamo sicuri che in questi anni vedremo cose che ci lasceranno senza parole, come “Paragraphica” una particolare macchina fotografica che “non scatta foto” grazie all’ IA (qui il link per capire di cosa si tratta e per provarla anche voi, perché sì è disponibile una versione online 😉 ).

Ma torniamo al focus del nostro discorso.

Esistono diversi tipi di Intelligenza Artificiale che sono ampiamente utilizzati nel settore del marketing già oggi, tra questi:

  • Marketing automation
    Grazie a software specializzati, le aziende possono automatizzare le attività di marketing e migliorare la qualità del messaggio comunicativo.
  • Machine learning
    Questa branca dell’IA prevede la creazione di algoritmi e modelli capaci di apprendere dai dati, senza bisogno di essere programmati esplicitamente per ogni singola attività.
  • Natural Language Processing
    Questa disciplina si occupa dell’interazione tra l’uomo e il computer, consentendo a quest’ultimo di comprendere, interpretare e generare il linguaggio umano. Ciò permette l’automazione di attività come la traduzione automatica, la generazione di testo e il riconoscimento del parlato.
  • Virtual assistant e chatbot
    Questi strumenti di IA possono interagire con gli utenti come esseri umani.
    I virtual assistant sono assistenti personali che aiutano a svolgere compiti specifici, mentre i chatbot sono programmi che dialogano con gli utenti su una vasta gamma di argomenti.

In conclusione, immaginate un futuro in cui gli algoritmi possono prevedere i desideri dei consumatori prima ancora che si manifestino e in cui le aziende possono analizzare milioni di dati in pochi secondi per creare campagne di marketing personalizzate per ciascun individuo.

Il marketing basato sull’IA consente di affinare la comprensione del mercato, segmentare i target e ottimizzare le interazioni, creando azioni di customer care efficaci e remunerative per i brand.

Possiamo dire che L’IA marketing rappresenta una nuova frontiera nel settore e il momento di abbracciare questa rivoluzione tecnologica è arrivato prima di quanto potessimo immaginare.

SCOPRI IL TUO POTENZIALE CON IL COACHING: GUIDA PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI CONDIVISI.

Partiamo da una definizione: il coaching è un processo che permette di scoprire il proprio potenziale e di raggiungere obiettivi condivisi.
Quando si inizia questo percorso, molte persone si trovano spesso a rispondere con incertezza alla prima domanda posta dal coach: “Cosa vuoi fare?”. Risposta: “non lo so!”.
Ma attraverso il supporto di un coach possono iniziare un percorso di consapevolezza e realizzazione personale. In questo articolo, esploreremo come il coach può esserti di supporto per scoprire il tuo potenziale, individuare i tuoi obiettivi e raggiungerli in maniera efficace.

Il coach gioca un ruolo fondamentale come “scopritore di potenziale”. Spesso le persone non sanno perché “fanno ciò che fanno” o cosa vogliono davvero nella vita. La risposta potrebbe sembrare semplice o difensiva ma, spesso, è una sincera ammissione di incertezza. Il coach entra dunque in gioco per guidare il coachee, ovvero il cliente, verso una nuova consapevolezza di se stesso, aiutandolo a comprendere ciò che desidera veramente. Questo processo è avvincente e implica la costruzione di obiettivi condivisi, la scoperta del potenziale reale e la realizzazione dei desideri.

Il grande talento di un coach sta nel far emergere la consapevolezza nel coachee, aiutandolo a riconoscere la sua unicità e a prendere coscienza del proprio potenziale. Spesso le persone sottovalutano le proprie capacità e non si rendono conto delle risorse a loro disposizione. Il coach agisce come una guida sicura nel processo di autoesplorazione, incoraggiando il cliente a impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi.
Obiettivi che devono essere realistici, raggiungibili, e il coach lavora a stretto contatto con il cliente per creare un piano d’azione efficace. Durante questo processo, il cliente impara a identificare e sfruttare le proprie capacità e risorse per raggiungere i risultati stabiliti con il coach che fornisce sostegno, incoraggiamento e responsabilità al cliente lungo tutto il percorso di crescita e cambiamento.

Una delle convinzioni fondamentali del coaching è che tutte le persone hanno delle capacità. Spesso, tuttavia, queste capacità rimangono nascoste o non ben sfruttate. È qui che il coach aiuta il cliente a scoprire e valorizzare le sue competenze, aprendo nuove prospettive e opportunità. Grazie a questo supporto, il coachee acquisisce fiducia in se stesso e sviluppa un atteggiamento positivo nei confronti del proprio potenziale.

In conclusione, posso affermare che il coaching è uno strumento potente per scoprire il proprio potenziale e raggiungere obiettivi condivisi. Attraverso un percorso di consapevolezza guidato da un coach esperto è possibile superare l’incertezza e sviluppare una visione chiara dei propri desideri e obiettivi. Non importa quanto siate incerti o insicuri, il coaching può aiutarvi a rivelare le vostre capacità nascoste e adottare un approccio attivo per raggiungere il successo. Scegliere il coaching significa investire in sè stessi e nel proprio futuro, dando il via a un percorso di crescita personale che vi porterà a scoprire il vostro vero potenziale.

AFFACCIARSI AL MONDO DEI SOCIAL NETWORK: UNA GUIDA PER LE AZIENDE.

Negli ultimi anni i social network hanno rivoluzionato il modo in cui le persone comunicano, interagiscono e condividono informazioni. Tuttavia, non sono solo gli individui a trarre beneficio da questa trasformazione digitale. Le aziende hanno scoperto che i social network rappresentano un terreno fertile per raggiungere nuovi clienti, costruire brand awareness e creare un rapporto più diretto con il pubblico.
Ma quali sono le diverse strategie che le aziende possono adottare per affacciarsi al mondo dei social network con successo e renderli, realmente, delle risorse per il proprio business?

  1. Identificare gli obiettivi: Il primo passo per qualsiasi azienda che voglia entrare nel mondo dei social network è identificare gli obiettivi che desidera raggiungere. Questi possono includere come aumentare la visibilità del marchio, generare lead qualificati, migliorare il servizio clienti o creare una comunità online attiva. Identificare chiaramente gli obiettivi aiuterà a creare una strategia efficace e a misurare i risultati (punto che affronteremo più sotto).
  2. Conoscere il proprio pubblico di riferimento (buyer personas): È fondamentale conoscere a fondo il proprio pubblico di riferimento. Analizzare demografiche, interessi, comportamenti online e abitudini di consumo aiuterà a creare contenuti mirati e adatti al pubblico specifico di ciascuna piattaforma. (Un’azienda di moda potrebbe trovare maggior successo su Instagram, mentre un’azienda B2B potrebbe concentrarsi su LinkedIn).
  3. Scegliere le piattaforme giuste: Non tutti i social network sono adatti per ogni tipo di azienda. È importante scegliere le piattaforme giuste in base al pubblico di riferimento e agli obiettivi dell’azienda. Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn, YouTube e TikTok sono solo alcune delle opzioni disponibili. Ogni piattaforma ha le sue peculiarità e richiede un approccio unico.
  4. Creare contenuti di valore: I social network sono piene di contenuti, quindi è fondamentale distinguersi dalla massa. Le aziende dovrebbero concentrarsi sulla creazione di contenuti di valore che siano interessanti, utili e coinvolgenti per il proprio pubblico. Ciò può includere post educativi, tutorial, video accattivanti, sondaggi interattivi e molto altro. Il contenuto dovrebbe essere in linea con la personalità del marchio e creare un’esperienza autentica per gli utenti.
  5. Coinvolgere e interagire con il pubblico: Una delle chiavi per il successo sui social network è l’interazione con il pubblico. Le aziende devono rispondere ai commenti, alle domande e ai messaggi dei propri follower in modo tempestivo ed empatico. Questo crea un senso di vicinanza e fiducia con il pubblico, aiutando a costruire una relazione a lungo termine.
  6. Monitorare e misurare i risultati: Per valutare l’efficacia delle attività sui social network è essenziale monitorare e misurare i risultati. Utilizzare gli strumenti di analisi delle piattaforme social per ottenere informazioni sul coinvolgimento degli utenti, il numero di follower, il traffico generato e altre metriche pertinenti. Questi dati aiuteranno a migliorare la strategia e a ottimizzare le performance nel tempo.

Affacciarsi al mondo dei social network può essere un passo significativo per le aziende che desiderano aumentare la propria visibilità e interagire con il pubblico in modo più diretto. Tuttavia, è fondamentale adottare una strategia ben definita, conoscere il proprio pubblico di riferimento e creare contenuti di valore per ottenere i migliori risultati. Con una presenza attiva sui social network e una strategia mirata, le aziende possono sfruttare appieno le opportunità offerte da questa potente forma di comunicazione digitale.

RETRIBUZIONI E BENEFIT OGGI. COSA OFFRIRE AI NOSTRI COLLABORATORI

Già il titolo di questo articolo è sufficiente a far capire quanto l’argomento sia scottante e di forte attualità.

Addentrandoci nel tema “retribuzione e benefit“, possiamo subito evidenziare com gli stipendi non salgano ormai da diverso tempo, dal momento che il loro  gap netto/costo è sempre molto rilevante. C’è stata molta cautela nel concedere ai propri dipendenti degli aumenti sia nel corso del 2022, che durante questi mesi del 2023, mantenendone i livelli per lo più invariati.

Questa decisione, da parte delle imprese, è dovuta anche  al fatto di aver voluto adottare un criterio di discreta prudenza nella gestione dei propri budget, a fronte dell’instabilità improvvisa dei mercati internazionali e della crisi energetica emersa a seguito dello scoppio del conflitto bellico in Ucraina.

Volendo ipotizzare uno scenario nel prossimo futuro, possiamo pensare che le aziende continueranno ad adottare molta cautela nei propri investimenti e, di conseguenza, anche nella direzione degli aumenti salariali.

I dipendenti, pertanto, si rivolgono e si rivolgeranno sempre di più a contesti aziendali che possano, in diversi modi, agevolare il contenimento dei propri costi di gestione, sedi agevolmente raggiungibili, con possibilità di flessibilità sia negli orari che nel luogo di lavoro, con disponibilità di benefit, insomma  che  migliorino in definitiva, se non l’introito in denaro, la qualità della loro vita.

I benefit che le aziende possono offrire ai propri collaboratori di natura non monetaria, con lo scopo di proporre ai propri collaboratori migliori condizioni di lavoro e rimanere competitive rispetto agli standard del settore di riferimento, tenendosi stretti così i migliori talenti, sono di vario tipo.

Possiamo dire che computer, buoni pasto e telefono sono ormai oggi considerati una “dotazione standard” nella quasi totalità delle offerte lavorative proposte dalle imprese, mentre stanno finalmente prendendo sempre più piede anche altre forme di vantaggi disponibili riguardanti il benessere della persona, l’assistenza familiare e l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

In buona sostanza, possiamo dire che tutto quanto è WELFARE AZIENDALE.

Come possiamo rilevare dalla statistica qui sotto riportata, dal punto di vista dei dipendenti, i benefit più desiderati sono quelli relativi alla possibilità di raggiungere un ottimale work-life balance ed alla flessibilità lavorativa.

BENEFIT  ATTUALMENTE PIU’ APPREZZATI   (Fonte:  Hays italia)

  • 53%   Lavoro flessibile
  • 51%   Assicurazione sanitaria | Copertura medica privata
  • 48%  Buoni pasto | Mensa aziendale
  • 41%   Computer uso promiscuo
  • 19%   Telefono uso promiscuo
  • 17%   Auto aziendale
  • 12%  Fondi pensionistici
  • 9%  Assicurazione vita
  • 7%  Incentivi azionari
  • 6%  Istruzione figli
  • 6%  Rimborso utenze domestiche
  • 6%  altro

Sappiamo bene che il pacchetto benefit è oggi uno dei principali aspetti, oltre allo stipendio, che viene preso in considerazione sia quando le persone decidono se accettare o meno un’offerta di lavoro, sia quando valutano se rimanere o meno al proprio posto di lavoro, magari aspirando a ricoprire un ruolo che si allinei al meglio con la propria esperienza, esigenza ed aspettativa.

La flessibilità ed il benessere personale stanno diventando tematiche di discussione sempre più importanti nei luoghi di lavoro e la produttività/redditività delle imprese sono strettamente collegate a questi valori.

INCENTIVI E ASSUNZIONI AGEVOLATE

Quando si parla di Incentivi o di Assunzioni Agevolate, ci si riferisce a un insieme di misure previste dal nostro sistema giuridico, volte a promuovere l’inserimento, il reinserimento e la stabilizzazione di specifiche categorie di lavoratori a fronte di un contributo economico che consente, almeno in parte, di ridurne il costo.

In particolare, l’obiettivo principale delle assunzioni agevolate è quello di favorire l’accesso al mondo del lavoro per specifiche classi di lavoratori che incontrano maggiori difficoltà nell’inserimento.

Solitamente i destinatari di tali misure sono:

  • giovani under 30
  • under 36 precari
  • over 50 o donne disoccupati di lungo periodo
  • persone con disabilità
  • percettori di prestazioni di sostegno al reddito
  • persone residenti in specifiche zone territoriali

Si vuole così “spingere” la stabilizzazione, ad esempio, di giovani privi di esperienza, lavoratori che si sono sempre trovate in uno stato di precarietà nell’arco della vita lavorativa, persone fuori dal mercato del lavoro da diverso tempo, individui con ridotta capacità lavorativa, soggetti che a causa di momentanea difficoltà economica gravano sulla collettività, persone che vivono in regioni con alto tasso di disoccupazione.

Queste categorie hanno tutte un elemento in comune: entrare/rientrare nel mercato del lavoro si prospetta, per loro, più arduo rispetto a “colleghi” che non fanno parte delle categorie sopra descritte.  Qui entra in gioco lo Stato (o gli enti locali), prevedendo un “ristoro” economico a favore dell’azienda che dà a queste categorie l’opportunità di formarsi, riqualificarsi, adeguando le postazioni di lavoro o ancora procurando un risparmio alla collettività.

Queste agevolazioni solo molto varie e possono riguardare sia gli aspetti fiscali che quelli contributivi, oppure concretizzarsi in particolari tipologie contrattuali o in veri e propri contributi erogati direttamente sul conto corrente dell’azienda. Possono essere strutturali o temporanei, a rimborso o a compensazione, retroattivi o con decorrenza futura.

Per beneficiare di tali incentivi è fondamentale soddisfare determinati requisiti e rispettare le specifiche normative europee e nazionali (dal rispetto dei principi generali, che più o meno tutti gli incentivi abbracciano, sino alla regolarità contributiva – il c.d. DURC – dell’azienda richiedente).

Come può, quindi, un’azienda essere sempre informata e poter beneficiare di queste agevolazioni?

Subentra qui la figura del Consulente del lavoro, un professionista che riveste un ruolo fondamentale per le imprese che desiderano, appunto, ottimizzare le proprie risorse e beneficiare delle suddette agevolazioni.
Queste ultime rappresentano un’opportunità preziosa per le aziende che intendono accrescere le proprie squadre con un considerevole risparmio sui costi.

In conclusione, un (bravo) professionista ha quindi il compito di guidare le aziende attraverso il complesso labirinto delle disposizioni normative legate al mondo alle assunzioni agevolate, indicando loro il modo corretto di massimizzare i vantaggi offerti dagli incentivi disponibili.